NUOVO PIANO ENERGETICO
L’esigenza di una adeguata quantità di Energia è nella coscienza anche dei più “feroci” ambientalisti, che però si concentrano su eolico e fotovoltaico promuovendo incentivi che ne falsano i reali costi e rendimenti.
Luigi Marattin, parlamentare di Italia Viva, scrive:
e riporta in Tabella alcuni dati globali , dai quali si possono dedurre varie considerazioni:
- Fonti rinnovabili
- Eolico + Fotovoltaico producono solo il 14% dell’energia;
- Idrico da apporti naturali fornisce il 15,3%, valore che potrebbe notevolmente aumentare se si attuasse la Dorsale Appenninica, illustrata nella pagina precedente di FAVOLOSO FUTURO;
- Fonti tradizionali
- Gas Naturale appare come punto di grande evidenza con il 43% dei consumi totali:
- Fonti Nucleari, dopo i referendum, 0%
Appare quantitativamente indispensabile riaprire le nostre menti al Nucleare.
Esiste grande ricerca sulla Fusione Nucleare, il così detto nucleare “pulito”. Anche le Scienze (numero di Febbraio 2022) dedicano un articolo dal significativo titolo “La gara per l’energia da fusione”, entrata “in gara” dei Privati apre nuove prospettive, pur con evidenti perplessità sui tempi dichiarati (solo 10 anni)rispetto ai tempi più realisticamente attesi.
Sarebbe opportuno, anche per l’Italia, ripensare intanto al Nucleare da fissione, come indicato dai Piani Energetici formulati dall’Unione Europea. I colleghi Ingegneri nucleari mi assicurano che i reattori di IV generazioni sono “piccoli e maneggevoli” e sono pure “puliti”. Penso che ci si debba fidare degli esperti e rivedere i timori che hanno portato ai Referendum
L’esigenza di energia è correlata anche con l’aumento della popolazione mondiale avvenuto negli ultimi 50 anni. Quando l’Uomo sbarcò sulla Luna eravamo “solo” 3,5 miliardi. 50 anni dopo avevamo già superato i 7,0 miliardi.
Incremento delle nascite? Non solo: la Medicina aveva sviluppato la propria componente del FAVOLOSO FUTURO:
- riduzione della mortalità infantile;
- allungamento della vita.
E’ quindi fondamentale avere, a livello mondiale, una riduzione globale delle nascite che riduca l'impressionante aumento della popolazione per mantenere un equilibrio tra popolazione complessiva e risorse.
In realtà in Italia (e in quasi tutta Europa) abbiamo avuto negli ultimi decenni una riduzione delle nascite in controtendenza rispetto ad altre aree del mondo, in specie l’Africa, l'Asia meridionale e l’America meridionale come evidenziato nel grafico seguente (fonte ONU 2011, da Wikiwand):
1 I valori della crescita (in milioni) sono in scala logaritmica
2 La linea tratteggiata rappresenta la crescita a demografia costante
3 La linea continua rappresenta la crescita a demografia prevista
Questo ha portato nel nostro Paese un forte aumento della popolazione anziana (come del resto è successo anche in Cina con la politica del figlio unico) con forte squilibrio tra le classi di età e una prospettiva di squilibrio nei conti pubblici (pensioni, welfare ecc.).
Le nostre connazionali hanno ridotto la generazione di figli anche perché vogliono avere dei figli che possano ben inserirsi nel contesto sociale ed intellettuale del nostro Paese. Alcuni settori politici temono riduzioni produttive del nostro Paese! Per contrastare questa ipotesi, invece che rilanciare una politica di incremento demografico che avrebbe comunque tempi molto lunghi sarebbe forse meglio attivare una politica di “immigrazione” intelligente.
Trovo particolarmente intelligente selezionare giovani in Africa, farli venire in Italia con passaporto e trasporti civili, consentirgli di apprendere lavori utili anche per il nostro Paese, consentirgli poi eventualmente di tornare nel proprio paese d'origine per portare la cultura e la competenza acquisite.
Si tratta di guardare agli ALTRI con sentimenti non di odio ma di interesse! In un quadro di cambiata mentalità, sarebbe auspicabile tendere a un obiettivo di progressiva diminuzione della popolazione mondiale. Siccome le Donne sono le rigeneratrici dell’intera Umanità, è necessario appellarsi a loro e, in certi contesti, alle Autorità pubbliche e religiose, per pianificare una progressiva riduzione della Popolazione Mondiale, quale primaria causa dei Cambiamenti Climatici.