CORONA ORTOFRUTTICOLA DELLE CITTA’
Un breve accenno alle architetture urbane.
Alcuni tecnici (architetti, agronomi, botanici …) propongono la realizzazione di una Corona Verde di tipo boschivo attorno alle grandi città.
Questa architettura, bella da vedere, risulterebbe negativa per le temperature urbane estive.
Il processo di irraggiamento del calore verso lo spazio sarebbe infatti piuttosto rapido, perché mentre lo Spazio si trova alla temperatura di –270 °C, il terreno al tramonto ha la sua temperatura, ad esempio di +30°C, quindi la differenza di temperatura sarebbe di 300°C.
Se la Corona fosse boschiva questa differenza di temperatura esisterebbe non tra il terreno e lo Spazio ma tra la cima degli alberi e lo Spazio, e servirebbe un tempo lunghissimo prima che si rinfreschi l’aria attorno alla città.
Un giorno spiegavo questo fenomeno fisico, una ascoltatrice esclamò: “ecco perché le città austriache hanno delle notti caldissime”. Non conosco le città austriache, ma è probabile che in molte di queste città i boschi arrivino fino alle porte delle città.
Situazione ottima d’inverno, problematica d’estate.
Se la Corona Verde fosse invece costituita da coltivazioni orticole (o con alberature per la produzione di frutta), opportunamente irrigate, con l’acqua indispensabilmente raccolta a monte, appena tramontato il sole la Corona Verde (ortofrutticola) diverrebbe rapidamente fresca per irraggiamento del calore accumulato nel suolo, durante il giorno, verso lo Spazio.
La Corona ortofrutticola garantirebbe una fornitura agli abitanti delle città degli alimenti vegetali, indispensabili per la vita degli abitanti, con costi di trasporto assolutamente ridotti e con la possibilità di opportunità di vendita diretta da produttore-consumatore.
Tale innovazione dovrebbe essere economicamente e giuridicamente incentivata.
A cosa servono le Città Metropolitane?
Potrebbero regolamentare le Corone Ortofrutticole, defiscalizzando le ditte che sviluppano correttamente la coltura ortofrutticola!
Puntiamo quindi alle Corone Ortofrutticole, senza serre d’estate (l’effetto negativo sarebbe simile a quello della foresta), ma con le serre d’inverno, in maniera da assicurare anche, con continuità, verdure fresche per i cittadini.
Risulta sorprendente che le attuali città non siano già circondate da una Corona Ortofrutticola. In fin dei conti la popolazione italiana si è da tempo spostata nelle Città, mentre i terreni attorno alle Città sono rimasti incolti.
Penso che la ragione sia legata al tipo di proprietari dei terreni dei contorni urbani, interessati molto di più al “valore edilizio” dei terreni, derivante da ulteriori possibili espansioni delle Città.
E’ arrivato il momento di pensare alla produzione di Cibo nelle vicinanze delle Città dove da tempo si è addensata la maggioranza della Popolazione.