Cosa significa FAVOLOSO ? Normalmente viene inteso come eccezionale, superiore alle normali aspettative …
La mia visione di cose favolose è quella di una situazione da scoprire e da vivere, di temi problematici per i quali è fondamentale trovare una soluzione “favolosa”, in modo da renderla patrimonio creativo della nostra conoscenza.
Tra questi temi problematici è da considerare, nel nostro paese, quello delle importanti variazioni metereologiche che rischiano di modificare una situazione che ha reso finora il nostro paese un unicum mondiale di bellezza, di varietà e di biodiversità.
VARIAZIONI METEREOLOGICHE IN ITALIA
Anche in Italia, come in ogni parte del Mondo, aumenta la frequenza e l’intensità massima degli eventi metereologici.
Le precipitazioni in molti casi si manifestano come bombe d’acqua, con i conseguenti danni a valle. Per evitare i danni a valle è indispensabile raccogliere le acque a monte.
I venti possono raggiungere intensità insolite, ricordiamo tutti la violenza dei venti del 28 ottobre 2018 (la cosiddetta Tempesta Vaia), che in zona alpina hanno abbattuto molte migliaia di abeti.
Un aspetto specifico dell’Italia sono gli effetti dell’estensione verso nord dell’alta pressione sahariana, che induce:
- forti temperature estive;
- prolungati periodi di siccità estiva, soprattutto nelle regioni meridionali.
Infrastrutture per la compensazione della siccità
Vedremo successivamente come mitigare le alte temperature estive.
Possiamo invece prendere atto che il problema della siccità e delle violente precipitazioni era già stato affrontato dai colleghi Ingegneri idraulici della RSE (Ricerca Sistema Energetico), ditta di Milano di proprietà pubblica.
La RSE per incarico del MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) ha sviluppato l’innovativo Progetto che mi piace chiamare “Dorsale Appenninica delle Acque”, un progetto rivoluzionario per la sua complessità che mira a una gestione complessiva del problema acque partendo dal principio che la gestione degli squilibri di precipitazione e disponibilità delle acque meteoriche sui territori va gestito principalmente raccogliendo e gestendo questi squilibri a monte.
Si tratta di una infrastruttura costituita da 60 laghi artificiali, tutti alla stessa quota, distribuiti dagli Appennini liguri agli Appennini calabresi, interconnessi con una galleria della lunghezza di 1.500 Km. Per comprendere la struttura e i benefici del Progetto suggerisco di scorrere la Presentazione predisposta, nell’ultima versione, da Antonella Frigerio di RSE. Il Progetto è consultabile presso il MISE, che ne è stato il committente.
Il costo della realizzazione dell’infrastruttura proposta sarà compensato:
- dai minori danni a valle in occasione di forti precipitazioni;
- dall’aumento del PIL del Settore Agricolo, con la connessa maggiore occupazione in un settore qualificante del nostro Paese;
- dalla maggiore disponibilità idrica potabile per le nostre città;
- dalla produzione di energia idroelettrica in fase di scarico delle acque accumulate in quota.
Il principio sociale di questo grande Progetto è: l’acqua è un bene comune.
Oltre a questo aspetto sociale bisogna anche considerare che la raccolta e la ridistribuzione dell’acqua è fondamentale in fase di Cambiamenti Climatici, creando per l’Italia un ruolo guida da esportare nel resto del Mondo.
Le osservazioni arrivate si possono sintetizzare: favolosa infrastruttura, ma quanto costa?
Il costo dell’Infrastruttura Dorsale Appenninica delle Acque ha un costo stimato di 30 miliardi di euro, distribuiti nell’arco di 20 anni.
Vi saranno poi i costi locali per distribuire le acque sia a livello urbano che agricolo.
I costi saranno, come detto sopra, ampiamente compensati dai benefici ottenibili.
PER OTTENERE DEGLI INTERVENTI E’ INDISPENSABILE CREARE UNA FORTE PRESSIONE POPOLARE SU GOVERNO E FORZE POLITICHE.
E’ IMPORTANTE CONSIDERARE LA POSSIBILITA’ DI PROCEDERE PER “SEGMENTI” REGIONALI.
Si dovrà però tener conto di quanto valutato nello studio di fattibilità che risulta archiviato presso il committente ministero per lo sviluppo economico
Per comodità operativa si riporta la versione PDF di tale Studio di Fattibilità
Incendi estivi
Una grave problematica è rappresentata dagli incendi estivi che si manifestano primariamente in aree boschive ma anche in aree prative e aree coltivate (uliveti, frutteti …).
L’innesco degli incendi e la loro rapida diffusione sono sempre collegata alle prolungate siccità, che rendono facilmente infiammabili i sottoboschi e le aree prative.
La storia dell’Allevamento ci dovrebbe aver insegnato che l’allevamento brado delle capre nei sottoboschi consente di eliminare la parte del sottobosco che darebbe l’innesco alle fiamme.
Per gli uliveti e i frutteti debbono essere preferiti i Maiali, perché le Capre hanno la capacità di salite sulle piante, in quanto sono in grado di “arrampicarsi”.La soluzione é molto semplice, ma merita di essere adeguatamente incentivata